Può sembrare a priori, e in modo fuorviato che la Sicilia è estremamente uniforme nel suo paesaggio. Comunque cadiamo nell’inganno, l’isola riflette un’enorme ricchezza naturalistica, con esempi di biodiversità così opposti nella flora, nella fauna e nel clima, che sorprendono coloro che non l’hanno ancora conosciuta. Antogónico è vedere le dune e in poche ore calpestare la neve o immergersi in zone umide con piante di papiro o boschi di castagne centenarie.
Questa Sicilia interna, spesso antipodi della Sicilia costiera, turistica e frenetica, ha sempre più seguaci grazie ad attività sportive come trekking, nordic walking, rafting, canoa, percorsi per mountain bike …
I cinque parchi regionali in Sicilia: Etna, Monte Sicani, Madonie, Nebrodi e Alcantara offrono espressioni visive che coprono l’intera gamma di colori, dal nero delle Gole dell’Alcantara, al marrone delle ceneri dell’Etna, al giallo dei campi asciutti, a il verde delle foreste dei Nebrodi o il rossastro delle latifoglie in autunno siciliano.
Il Parco dell’Etna. Terra e fuoco
Il parco dell’Etna non si distingue solo per l’affascinante massa etneana che inizia con continue eruzioni qual è il suo peso nella vita dell’isola. L’area che comprende l’intero parco è un ecosistema che muta, scorre e cambia continuamente. Il suo universo vegetale è tinto con i colori di tutte le sfumature di alberi, fiori e sfumature di terra e roccia, dai vigneti, i lecci, i pini, le castagne, gli alberi da frutto come gli agrumi; tutti in attesa dell’umorismo del vulcano.
TOURS SUL ETNA
I percorsi attraverso il parco sono molteplici, ma uno che consente un primo approccio molto completo è quello del sentiero Gurrida, un viaggio di appena un chilometro e mezzo, facile da percorrere (accessibile a persone con mobilità ridotta) e ricco di elementi che mostrano il peculiarità del parco. Percorrendo questo sentiero possiamo osservare la morfologia della lava lungo il pendio nord-ovest dell’Etna, catturando la straordinaria fauna selvatica che forma l’ecosistema del vulcano. Ulteriori informazioni sull’Etna.
Parco delle Madonie
Madonie Park ospita ospiti distinti ed enigmatici come «Abies Nebroides», una ventina di abeti locali, unici al mondo e in via di estinzione. Un esempio di insularità siciliana, che va oltre la componente sociale.
Insieme ai monti Nebrodi e Peloritani, ad est, e ai monti di Palermo e Trapani, formano i cosiddetti appennini siciliani, ovvero lo stretto meridionale delle montagne che corrono da nord a sud Italia, tagliato dallo stretto di Messina.
La Madonia o Madonie (in italiano) sono sinonimo di tradizione, costumi e radici. Il sentiero Pomieri – Piano Sempria, al quale accediamo tramite la strada Provinciale 54 da Petralia Sottana a Piano Battaglia, e da Pomieri che chiede Case Lapazza, ci permette di conoscere e assaggiare formaggi locali, come la ricotta. A Pizzo Canna nidifica l’aquila reale e in Piano Pomo abbiamo una delle viste più spettacolari del parco.
Le compagnie di ecoturismo offrono escursioni molto suggestive sia in inverno che in estate, quando il fiume Pollina consente di fare una gita in barca attraverso le Gole di Tiberio (Gole di Tiberio), che sono incluse nell’elenco delle Gole dell’Unesco.
Il Parco dei Nebrodi
Quando si sale da Sant’Agata Militello per la strada che sale ai Monti Nebrodi, stanchi del caldo costiero, il viaggiatore attento non immagina che, quando l’altitudine sale, il paesaggio diventa così boscoso che è difficile capire il drastico cambiamento del paesaggio e temperatura Nel parco, all’ombra delle maestose foreste, la giacca che la guida ci ha consigliato sembra necessaria, non dimentichiamo che il livello massimo è di poco più di 1.500 metri.
Aceri, cenere, agrifoglio, faggio e molte altre specie coesistono in foreste come Mangalaviti, uno dei percorsi didattici proposti dai responsabili del parco. Un altro dei sentieri, noto come «sentiero delle sorgenti» parte da Petrosino, vicino a Maniace, a circa 750 m., Salendo fino a 1.568 metri dal Rifugio Arcarolo. Lungo la strada possiamo ammirare l’Etna da molti punti, come l’Obelisco di Nelson, che ricorda l’eccellente comandante britannico, o i numerosi corsi d’acqua naturali che danno il nome al percorso.
Parco e gole dell’Alcántara
I geologi non solo godono di questa meraviglia naturale formata da strati sovrapposti per milioni di anni. I 50 km di fiume attraversano canyon di basalto pietrificati da fluidi flussi di lava che, come un fiume, formavano le pareti delle gole e le forme curiose che si ammirano lungo il percorso del fiume che iniziamo all’ingresso, in Larderia, a A pochi passi da Motta Camastra. Ulteriori informazioni sulla gola dell’Alcantara.
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