Vulcano Etna

Vulcano Etna
Vulcano Etna

Dominatore della Sicilia e del Sud d’Italia, l’Etna, con i suoi 3342 metri di altezza, è il vulcano attivo più grande d’Europa. Dal punto di vista morfologico, è una grande montagna che occupa un’enorme estensione nella parte orientale dell’isola. Le pendici propriamente dette iniziano all’altezza di circa 1000 metri, disegnando una tipica forma di cono troncato con pendenze moderate. A 2500 metri di altezza, dove le pendenze si fanno più dolci, sorgono numerosi coni minori di formazione moderna, mentre tra i 2900 e i 3250 metri le pendenze si fanno via via più ripide e si incontra la sommità, un enorme cono con vari crateri e fumarole permanenti.

Eruzioni Etna

L’attività vulcanica nella zona dell’Etna cominciò con un vulcanismo sottomarino circa 700.000 anni fa, man mano spostandosi verso la terra, portando alla formazione di un complesso formato dalle stratificazioni delle varie eruzioni, fenomeno denominato stratovulcano.

Ci sono cronache di eruzioni da più di 2000 anni, l’ultima delle quali è avvenuta nel 2001, distruggendo gli impianti di risalita costruiti sul fianco meridionale. Attualmente c’è movimento sismico che causa occasionalmente allerte per la popolazione, mentre circa ogni due anni si producono eruzioni che producono immagini suggestive che fanno il giro del mondo, come avvenne nel 2007.

Nel XIX secolo le eruzioni dell’Etna terminarono con la formazione di un cratere dovuto al collasso di parte della struttura, che attualmente ha un diametro di circa 3,5 km. Nel 1669, durante tale ciclo, le colate distrussero parte della città di Catania, a sud del vulcano. Un’altra eruzione particolarmente distruttiva fu quella del 1928, quando la lava raggiunse la costa orientale distruggendo il paese di Mascali.

Come salire sull’Etna

Per arrivare da Catania si prende la strada per Nicolosi, ultimo centro abitato prima di entrare nel parco dell’Etna e nella zona delle colate laviche più recenti, avvenute tra il 1984 e il 2001.

A Nicolosi possiamo pernottare una notte e visitare questo un paese di montagna siciliano, famoso per i piatti tipici a base di funghi.

Si prende la strada in direzione “Etna” e in un’ora si arriva al Rifugio Sapienza del Club Alpino Italiano, vicino agli impianti sciistici. La strada continuava fino alla famosa Valle del Bove – luogo testimone delle eruzioni più impressionanti – ma è stata distrutta dall’ultima eruzione dell’estate del 2001 e ancora non è stata totalmente ricostruita.

Una volta arrivati al Rifugio Sapienza, a 1910 metri di altezza, si prende il sentiero parallelo alle piste da sci, in parte distrutte dalle ultime attività vulcaniche. Mentre si sale sulla destra è possibile ammirare il tipico effetto miraggio del calore nell’aria, dovuto alla presenza delle colate laviche, alcune delle quali hanno una temperatura interna di 80°C.

Il sentiero può essere percorso con guide specializzate che accompagnano i turisti fino ai 2500 metri di quota, fornendo informazioni e spiegazioni sull’attività della cima del vulcano.

Si continua in direzione dell’antico rifugio Torre del Filosofo a 3000 metri d’altezza, oggi abbandonato, dove può essere interessante pernottare in caso in cui si voglia fare il giro del vulcano e visitare la famosa grotta sul versante settentrionale (in questo caso portare un buon sacco a pelo). Il panorama non ha paragoni: dal rifugio si vede la sommità dell’Etna, un cono di 200 metri e la grande cupola che forma la cima principale.

Ai piedi del cono un cartello avverte del pericolo di esplosioni del vulcano, per cui conviene informarsi bene sul tipo di attività predominanti nel periodo. In inverno, a questa quota, è obbligatorio avere un equipaggiamento adeguato.

Tra l’edificio vulcanico principale e il rifugio si trova il piccolo cono del versante sud-est. Qui, tra la cupola e i crateri, ci sono fumarole di gas tossico irrespirabile, che causano lacrimazione e bruciore alla gola e ai polmoni. Provare la scalata di questo fianco senza mascherina speciale potrebbe causare un bello spavento!

Per arrivare al cratere del vulcano si deve girare attorno la sommità della montagna con un sentiero di mezzacosta e scalarla con il vento a favore, generalmente da ovest o nord-ovest.

Il bordo del cratere del vulcano si trova circa a 3250 metri di quota e offre uno degli spettacoli di montagna più suggestivi d’Europa. Ci sono tre immensi crateri: uno è inattivo con numerose fumarole e sublimazioni sulfuree, un altro emette un caratteristico fumo rosso e il terzo è il vertiginoso precipizio del cratere centrale. La cupola principale emette fumi da ogni lato, dando l’impressione di poter esplodere da un momento all’altro.

Dal Rifugio Sapienza si impiegano circa quattro ore. E’ necessario fare particolare attenzione alla nebbia, dato che, una volta scesi dal cono principale, il paesaggio fino ai 2500 metri è molto piatto ed è facile perdere i riferimenti per orientarsi.

Arrivare fino al cratere dell’Etna è un’attività alla portata di tutti coloro che abbiano una forma fisica mediamente buona. Un bravo camminatore impiegherà circa tre ore a partire dal punto più alto a cui arriva la strada.

Le condizioni di scalata si fanno più dure in inverno, quando è necessario l’uso di ramponi e piccozza. Durante il resto dell’anno un buon cappotto, scarponi da montagna e cibo sono l’unico equipaggiamento di cui si avrà bisogno.

Indubbiamente arrivare fino alla cima dell’Etna e avere la possibilità di vedere le sue eruzioni sono uno dei grandi attrattivi turistici della Sicilia, anche se, fortunatamente, non gli unici.

Guide per il volcano Etna

Se volete fare la guida e salire facendo il trekking per il vulcano con un geologo esperto ci potette contattare: